Avvento

Avvento

L’inizio dell’Avvento apre alla Chiesa e ai cristiani un tempo nuovo. E’ sempre Dio a prendere l’iniziativa e ad inaugurare con l’uomo un dialogo nuovo. Dio viene e siamo chiamati ad andargli incontro.

La venuta di Gesù ci spinge in avanti impedendoci di voltarci indietro in una sterile nostalgia del passato. Il Signore viene, con il suo Dono, viene a rinnovare ogni cosa, a sanare le piaghe dei cuori spezzati e fa germogliare una cosa nuovo.

Di fronte a questa venuta di Gesù, che la routine quotidiana tende a farci dimenticare, sorge spontanea la domanda: ma noi che cosa attendiamo, che cosa speriamo? Siamo ancora capaci di attenderci qualcosa dal domani, sappiamo ancora coltivare dei sogni grandi e belli?

I sogni non sono fantasmi inconsistenti, fantasie senza fondamento da cui è ineluttabile svegliarsi per ricadere pesantemente nella dura realtà senza sconti, ma sono il motore della nostra vita. Se sappiamo coltivarli nel modo giusto, ci danno la spinta per cambiare, per lavorare e lottare perchè il mondo possa essere più bello e più giusto.

Non possiamo però permetterci il lusso di attendere senza fare nulla, come se tutto cadesse improvvisamente dall’alto. E’ con l’impegno di ognuno, generoso e perseverante, che cresce il Regno di Dio e germoglia il tronco di Jesse. E’ condividendo le risonanze del Vangelo suscitate in ognuno dallo Spirito e assumendo tutti insieme la medesima responsabilità cristiana, che troveremo il Signore Gesù che ci ha già preceduto e ci chiama a seguirlo, a pescare, a credere.

L’Avvento ci ricorda che Gesù è diventato uomo e fratello di ogni uomo per amore: è, a ben pensarci, la stessa strada che siamo chiamati a percorrere anche noi, nell’esodo da noi stessi per diventare fratelli di ogni uomo.

Maria, generatrice di fratelli, aiutaci a crescere nell’amore.