Il catecumenato degli adulti e dei ragazzi
Poiché la richiesta del battesimo da parte di persone adulte è diventata più frequente, la Chiesa italiana ha dedicato maggiore attenzione alla pratica pastorale della prima evangelizzazione e del catecumenato.
La prima evangelizzazione è l’azione ecclesiale tesa ad aiutare la persona a mettersi in ascolto reale del Signore, in modo che il vangelo del suo amore per noi possa generare una prima risposta di fede.
Che cos’è il catecumenato
Il catecumenato consiste in un percorso di approfondimento della fede iniziale dal punto di vista dottrinale, liturgico e morale per giungere all’incontro definitivo con Cristo e con la Chiesa mediante i sacramenti del battesimo, della confermazione e dell’eucaristia.
Gli adulti che maturano il desiderio di diventare cristiani intraprendono questo cammino accompagnati dal parroco e dalla comunità cristiana, che è invitata a designare al proprio interno alcuni accompagnatori.
Storia del catecumenato
Il catecumenato è un’istituzione che ha caratterizzato il cristianesimo dai primi secoli della sua diffusione. Nel secondo secolo abbiamo le prime informazioni su un periodo di iniziazione al Battesimo caratterizzato da una serie di elementi: apprendimento delle verità di fede secondo l’insegnamento di una catechista, promessa di vivere secondo i comandamenti, abitudine alla vita di preghiera e al digiuno. Si tratta di itinerario che il candidato compie sentendosi accompagnato da tutta la Comunità dei cristiani che prega per lui il Signore. In breve tempo il catecumenato assume una sua struttura formalizzata, con scansione di momenti e riti. Con il passare del tempo, però, la fede cristiana si diffonde tanto e viene abbracciata da famiglie intere, che chiedono il Battesimo per i figli fin dalla nascita. La diffusione di questa pratica, fondata su un rapporto di familiarità e fiducia tra pastori e genitori, fa cadere progressivamente la pratica del catecumenato in disuso.
In tempi recenti, il Concilio Vaticano II ha visto la necessità di rivalutare la prassi catecumenale a causa del sempre maggior numero di bambini a cui non viene amministrato il Battesimo. Il catecumenato ritorna poi ad essere necessario anche a causa della presenza non più sporadica di adulti che chiedono di essere battezzati.
Il catecumenato nell’oggi della Chiesa italiana
La società in cui viviamo è mutata rispetto al passato: quell’ambiente che fino a non molti anni fa era definito «cristiano» non comunica più immediatamente la fede mediante l’appartenenza familiare, il patrimonio culturale o l’identità nazionale, ma esalta l’autonomia personale, le differenze individuali e la libertà religiosa. L’adesione alla fede cristiana è ogni giorno di più il frutto di una libera scelta personale.
In questo contesto molti italiani si sono gradualmente allontanati dalla fede cristiana, frequentando in modo saltuario i momenti rituali, dissociandosi dalle indicazioni del magistero della Chiesa o rinunciando a comunicare la bellezza della fede alle giovani generazioni.
D’altra parte assistiamo a un fenomeno di segno opposto: negli ultimi anni, nelle diocesi italiane, alcune migliaia di adulti hanno ricevuto i sacramenti del battesimo, della confermazione e dell’eucaristia. Proprio quando sembrerebbe meno facile o conveniente essere cristiani, non pochi giovani e adulti delle nostre città scelgono di diventare discepoli di Gesù nella Chiesa cattolica. Il primo pensiero va ai tanti stranieri che popolano il nostro Paese o agli italiani non battezzati che a confronto con la realtà della vita vissuta hanno maturato interrogativi di senso, apprezzamento la Chiesa cattolica, la sua fede e la sua testimonianza, e desiderano dare consistenza alla loro ricerca di Dio entrando a far parte della Comunità cristiana con tutte le sue ricchezze.
Tappe del cammino cristiano di fede per gli adulti
La struttura attuale del Catecumenato è stabilita nel Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti (RICA), pubblicato da Paolo VI il 6 gennaio 1972, ed è scandita in fasi successive e differenti:
Un periodo di prima evangelizzazione o precatecumenato.
Un periodo dedicato a una catechesi integrale, o catecumenato, nel quale i riti sono destinati alla purificazione e all’illuminazione di candidati.
Il momento culminante è rappresentato dall’ultima Quaresima, segnata dal Rito dell’Elezione, presieduto dal Vescovo, dagli scrutini e dalla consegna del Simbolo di fede. Durante la grande Veglia Pasquale verranno conferiti i tre Sacramenti dell’Iniziazione: Battesimo, Confermazione ed Eucarestia.
Alla Pasqua segue quindi ancora un periodo di mistagogia, ossia di introduzione alla vita cristiana e sacramentale vera e propria.
Chi può svolgere questo servizio?
Tenendo presente che, a norma del Codice di Diritto Canonico, il Battesimo degli adulti a partire dai 14 anni di età è riservato al Vescovo Diocesano, ogni sacerdote che accolga una richiesta in tal senso gioca un ruolo delicato e fondamentale di accoglienza, di incoraggiamento e di guida. Spetta al parroco, poi, indagata la serietà delle intenzioni, scegliere un diacono o una coppia di accompagnatori per seguire il cammino del richiedente durante tutto il periodo necessario per portare a termine l’iniziazione cristiana, che non deve essere comunque inferiore a un anno.
Quando l’itinerario catecumenale ha raggiunto una fase avanzata, prima dell’inizio della quaresima, i catecumeni sono aiutati dal parroco e dagli accompagnatori a scegliere un padrino o una madrina, oppure un padrino e una madrina, che abbiano i requisiti richiesti e siano parte viva della Comunità cristiana.
Da sottolineare che il nuovo rito coinvolge tutta la comunità nell’accompagnamento dei candidati, e si prevede che essa prenda parte alle celebrazioni.
Indicazioni normative dal Vescovo diocesano Antonio
Il “Direttorio per il catecumenato”, pubblicato da Mons. Antonio Suetta il 15 agosto 2016, prevede l’istituzione nella nostra diocesi di un “Servizio Diocesano per il Catecumenato”, con lo scopo di sensibilizzare la diocesi, sacerdoti e laici, sul percorso catecumenale, di diffonderne la mentalità che vi soggiace, e di aiutare le parrocchie a mettere in atto e a concordare gli itinerari catecumenali.
Una sezione particolare è dedicata alle situazioni matrimoniali o di convivenza fra una parte battezzata e persone di differente religione, o atee o comunque non battezzate.
Dove e a chi rivolgersi
Il Servizio Diocesano per il Catecumenato è presente presso la Curia Vescovile di Sanremo, in via Pisacane, 2. Il responsabile è don Goffredo Sciubba.